Che posto occupa il lavoro nella tua vita?
La nostra vita è permeata dal lavoro, maggiormente oggi dove lo smart working ha violato i già labili confini tra vita professionale e privata.
La nostra vita è permeata dal lavoro, maggiormente oggi dove lo smart working ha violato i già labili confini tra vita professionale e privata.
Noi siamo circondati continuamente da feedback: un sorriso, un rimprovero, una email ricevuta…un messaggio da cui non abbiamo risposta, una trattativa non andata a buon fine…..
La domanda è chiaramente provocatoria anche se la risposta dentro di noi spesso lega la nostra felicità al successo nella vita, che sia nella sfera personale o lavorativa.
Chi di noi almeno una volta non si è sentito ostaggio di sé stesso a causa delle proprie convinzioni “limitanti”? Non posso fare questa cosa perché no l’ho mai fatta, oppure non sono bravo a…., sono fatto così….ecc
In questi giorni, a causa anche degli ultimi eventi di cronaca legati alla sicurezza sul lavoro e alla tragedia del Mottarone, viene nominata di frequente la parola “responsabilità”.
Quando si parla di creatività la nostra mente va dritta alle nostre capacità legate a discipline artistiche. In realtà il termine è molto più ampio e implica la capacità cognitiva della mente di creare o inventare.
Un giorno un amico mi ha confidato che il suo capo gli aveva suggerito un libro dal titolo bizzarro…“Il mondo è pieno di cretini. O sei tu che non riesci a farti capire” di Thomas Erikson”.
L’autostima è un bisogno umano comune a tutti.
Ogni giorno viene sfidata dalle relazioni con gli altri, dalla famiglia, dall’ambiente, dalla cultura, dalle convinzioni limitanti, dagli stereotipi della società.