LA FELICITÀ ARRIVA QUANDO SCEGLI DI CAMBIARE VITA

“La felicità arriva quando scegli di cambiare vita” non è solo un motto che ricorda quanto la felicità dipenda da noi, ma è anche il titolo di un libro di Raphaëlle Giordano. Amo questa autrice perché ogni romanzo offre, attraverso le sue storie, spunti di riflessione sulla consapevolezza dell’essere umano, dei suoi limiti e delle sue grandi potenzialità.

In particolare, il racconto contiene moltissimi elementi che supportano la presa di coscienza del sé e di come questo impatti sull’altro. Impera il senso di responsabilità e di come questo sia un ingrediente nelle scelte che si attuano. Ci indica come comprendere che la vera libertà sta dentro di noi, nella possibilità di scegliere dove vogliamo andare, riscoprendo emozioni intense come la gioia, l’amore.

Emergono temi come gli stereotipi e le convinzioni che sono un vincolo e una prigione dell’essere umano che ne condiziona i comportamenti e quindi le relazioni che si instaurano.

Il libro attraverso esempi di comportamenti estremizzati evidenzia le ripercussioni negative sulle persone: non saper leggere i bisogni e non saper cogliere il valore delle differenze, il classismo (non volersi mischiare con persone “considerate” di rango inferiore) ma anche i driver del nostro comportamento (l’eccessivo perfezionismo per i risultati produce un saccheggio emotivo), il sessismo (considerare le donne come una preda), l’abuso di potere, il body shaming, ecc.…..

Ogni personaggio che fa parte del gruppo incarna esempi di persone con cui forse comunemente ci troviamo anche sul lavoro o nella vita, dove l’arroganza sotto forme diverse diventa la causa di rapporti errati che fanno allontanare le persone, ed in particolare quelle a cui si vuole più bene. Quando ci si rende conto di ciò e ci si rende più vulnerabili si è in grado di entrare in contatto con il proprio sé e con gli altri, aprendoci a sentimenti veri che creano sinergie.

  • Maximilien: manager affermato con un eccessivo orientamento all’obiettivo, la scarsa empatia verso gli altri, la volontà di non mostrare mai alcuna debolezza, la critica eccessiva verso gli altri che offusca la possibilità di coglierne gli aspetti positivi, un passato di stereotipi da cui difficile uscirne
  • Nathalie: licenziata perché non in grado di rapportarsi con gli altri
  • Emilie: donna borghese che riconosce come il rapporto con il figlio si sia incrinato perché l’eccessivo amore le ha fatto perdere la lucidità e capire che essere madre significa dare libertà e non toglierla. “Le buone intenzioni spesso nascondono l’imposizione di una propria visione, di un modo di pensare”
  • Bruno: manager intransigente, sessista, e poco tollerante
  • Patrick: un impiegato amministrativo intrappolato nei propri schemi e troppo concentrato su di sé.

Ogni personaggio manifesta quella che viene chiamata dall’autrice “iper-arroganza”, cioè un comportamento che si esplicita come poca capacità di ascolto, scarsa empatia e benevolenza, impazienza, prontezza nel giudicare o criticare, tendenza a prendersi troppo sul serio, egocentrismo, orgoglio, senso di superiorità.

Come sempre non è mai la persona messa in discussione, ma alcuni suoi comportamenti!

A volte l’iper-arroganza ci offusca la mente e ci impedisce di vedere che un nostro comportamento, che riteniamo giusto e volto al bene, abbia effetti contrari.

La redenzione, per ciascun personaggio del romanzo, arriva nel momento in cui riuscirà a vedere sé stesso attraverso il feedback, attraverso il cambio di prospettiva e attraverso la forza del gruppo che sa riconoscere, apprezzare e supportare le fragilità umane. Ritrovare sé stessi implica riscoprire il meglio dentro di noi che si visualizza all’esterno attraverso una luce nuova in cui ci vedono gli altri.

  • Quanto sei in grado di riconoscere le convinzioni limitanti e gli stereotipi che condizionano la tua vita?
  • Come puoi valutare l’impatto di tuoi comportamenti sugli altri?
  • Cosa ancora di te non è noto agli altri affinché possano conoscere il meglio che puoi esprimere?
Per maggiori approfondimenti sull’argomento info@inspireyourpotential.it